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Non attendere ancora, la felicità è dietro l’angolo.

Una giovane donna che conosco, qualche giorno fa mi racconta:

“Da quando lui se ne è andato mi sento più libera di vivere la mia vita e sono più felice”.
“La verità – le dico – è che sei più felice e soddisfatta perché hai preso in mano la tua vita e l’hai fatta splendere nuovamente”.

Vediamo cosa le era successo.

Qualche mese fa, questa giovane donna decide di separarsi dal compagno dopo anni di relazione difficile alla quale si era adeguata per amore dei figli.

Aveva fatto di tutto dentro di sé per conformarsi, per rientrare in un modello di vita approvato dall’esterno, a modi di pensare e di agire che sembravano dare certezze, ma non erano i suoi.

Continuava a credere che le sue aspirazioni fossero sacrificabili per un’idea e un modello che aveva scelto per amore, per amore del suo compagno. Ma le due anime erano davvero diverse e tutto le stava stretto.

Più i giorni passavano e più il suo sorriso e la sua gioia si spegnevano.

La libertà, la spontaneità, il piacere di stare con gli altri che l’avevano sempre contraddistinta, si stavano esaurendo.

Se prima di tutto questo c’era stato il sole a guidarla, ora c’era solo una piccola stella nel cielo in cui riponeva le sue malinconie e i suoi soffocati desideri.

Un giorno, all’improvviso, accade qualcosa.

Un ragazzo molto giovane muore al lavoro.
Lo conosceva.
Lo aveva visto crescere quel ragazzo.
Come si può morire a quell’età e per lo più lavorando?

Quella notizia, quel dolore, crea la prima frattura nel suo mondo routinario.

Come un sasso che colpisce un parabrezza e genera lentamente fratture ovunque, che non puoi più fermare, così è accaduto nella sua anima.
Finalmente si ferma. Si guarda allo specchio e non si riconosce più.
“Chi sono diventata?”si chiede.

E’ infelice perché non si ascolta più e non dà spazio a se stessa.

Prende finalmente la decisione di non adeguarsi più a ciò che le fa male e gradualmente recupera la sua gioia di vivere, la fiducia in se stessa.
Quella piccola stella nel cielo, che guardava malinconica, diventa la sua bussola.

Ti racconto questa storia perché siamo abituati ad attribuire ad altri la causa della nostra sofferenza ed anche la causa della nostra felicità.

E, invece, dobbiamo renderci responsabili di noi stess*, delle nostre azioni, delle nostre scelte e dei nostri pensieri. Da qui parte la nostra crescita personale, la nostra piena realizzazione personale.

In che modo possiamo riprendere in mano la nostra vita?

Possiamo iniziare ponendoci questa domanda a fine giornata:

“Come sto?”

E ascoltare tutte le risposte.

Prova a farlo ogni sera. Sempre la stessa domanda. Non giudicare le risposte che emergeranno, ascoltale.

Riprendere in mano la propria vita significa fermarsi e iniziare ad ascoltarsi.

Ognuno di noi lo può fare.
Basta sceglierlo.

Io ti offro il mio aiuto, accompagnandoti, sostenendoti per far emergere le tue potenzialità, per darti la forza necessaria e il coraggio ad attuare i cambiamenti di cui hai bisogno.

Non attendere ancora. La felicità è dietro l’angolo.

Scrivimi e faremo un tratto di strada assieme.

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