Se esistesse un termometro per l’ansia, probabilmente molti di noi registrerebbero un apice già al risveglio. Un tempo capitava di sentirla ancora prima di svegliarmi, all’alba.
A volte la mia mente iniziava ad agitarsi già nel sonno. Mi svegliavo e sentivo tesa e con la testa piena di pensieri. Mi accadeva quando avevo degli eventi importanti da organizzare oppure quando sentivo di avere troppe cose da fare rispetto.
L’ansia, purtroppo, gestiva non solo la mia mente, ma anche il mio corpo. Sentivo tensione, rigidità nella schiena e a volte stanchezza.
Non mi piaceva sentirmi in quello stato. Mi ero resa conto che se non prendevo consapevolezza del mio stato emotivo e non gestivo l’ansia, rischiavo di intaccare anche la qualità del sonno, generando una spirale di tensione e stanchezza che avrebbe influito negativamente sulle mie giornate.
Così, ho iniziato a introdurre dei cambiamenti nelle mie abitudini.
Al mattino, quando mi sveglio, dedico del tempo a queste due pratiche:
1- Prima di iniziare qualunque cosa dedico dei minuti all’ascolto del respiro. Mi siedo, chiudo gli occhi e ascolto il respiro. A volte lo faccio anche mentre aspetto che salga il caffè nella moka. Pochi minuti di ascolto e questo mi calma.
2- Prima di uscire di casa o iniziare a lavorare, compilo la lista delle cose da fare e metto accanto ad ogni impegno un numero dall’1 al 10 per indicare la priorità. Dal 7 al 10 indico le cose importanti che vedono essere fatte. Per le altre, se non riesco in giornata, so che le posso rimandare al giorno dopo e non me ne preoccupo. Questo mi aiuta a mettere ordine nella confusione che genera lo stato d’ansia.
Durante il giorno, per mantenere la mente calma e concentrata sugli impegni della giornata mi ritaglio del tempo per queste due pratiche meditative:
1- la meditazione camminata: rallento la camminata e mi radico nelle sensazioni del corpo.
Lo faccio in qualunque momento della giornata, ogni volta che devo camminare oppure mi dedico 20 minuti di cammino nel campo davanti a casa.
2- la meditazione sul respiro: mi siedo, attivo il timer, chiudo gli occhi e ascolto il respiro. Scegli il tempo che preferisci.
Come puoi vedere, abbiamo degli strumenti molto efficaci a nostra disposizione per gestire l’ansia.
Ci sono pratiche più intense per gli “stati di emergenza”, cioè quando sentiamo che l’ansia ci toglie il respiro, ma di questo ne parleremo più avanti.
Sono convinta che se provi ad inserire queste pratiche, dopo una settimana ti sentirai già diversa.
Se desideri affrontare la quotidianità con maggiore presenza e serenità è necessario apportare dei piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane.
Se preferisci essere affiancata nel tuo percorso di cambiamento, nel miglioramento profondo delle tue abitudini mentali ed emotive, ti aspetto ai prossimi corsi MBSR di gennaio 2024.
Le date sono disponibili sul sito katadynamin.com.
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