Imparare a meditare non è semplice.
Almeno, per me non lo è stato.
In apparenza è qualcosa di molto facile (come dice Thich Nath Han): “Ti fermi e respiri in modo consapevole”.
Ma, allora, in cosa consiste la difficoltà?
Per me è stato nel rumore costante che sentivo dentro quando mi fermavo. Nella costante ricerca del silenzio.
Addirittura, nei miei primi anni di meditazione sentivo una battaglia dentro di me. Pensieri che affioravano da ogni parte, emozioni dolorose che salivano in continuazione, ricordi, progetti…insomma, non c’era silenzio e non sapevo come trovarlo.
A volte temevo il momento della meditazione, perché non volevo sentire.
A volte invece, sentivo attimi di pace ed era bellissimo.
Dopo un lungo tempo di pratiche di meditazione, e molti ritiri, la mia insegnante mi propose di sperimentare la MEDITAZIONE SILENZIOSA.
L’ascolto del respiro aprì la porta del mio cuore.
Ho percepito dentro di me un luogo che ho chiamato “casa”.
Da quel momento, la meditazione Vipassana, è diventata il mio punto di riferimento.
La strada per creare un contatto profondo con me stessa, per conoscermi e trovare un luogo sicuro dentro di me.
In questi anni ho imparato che la cosa più importante è stare, non arrendersi.
Continuare a provarci. E’ normale, all’inizio, sentire tanto rumore al proprio interno, ma gradualmente, si riesce ad aumentare il tempo di silenzio.
Ci tengo a dirti questo: non mollare.
Dedica ogni giorno del tempo alla pratica della meditazione.
Trasformerà gradualmente la tua vita.
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