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Secondo uno studio scientifico, la meditazione quotidiana può funzionare come uno psicofarmaco per calmare l’ansia

Ansia, irrequietezza, preoccupazione, paura e insonnia possono interferire con la vita quotidiana, le relazioni e gli obiettivi di carriera. Molte persone ottengono sollievo usando psicofarmaci, ma trovare il trattamento che funziona meglio è un viaggio individuale  e qualcuno cerca altri modi per affrontare tali sintomi.

Un recente studio pubblicato su JAMA Psychiatry ha evidenziato che un programma di consapevolezza è efficace quanto il farmaco escitalopram.

La ricerca è stata realizzata prima dell’inizio della pandemia COVID-19, quando poteva ancora essere condotta in presenza.

276 adulti affetti da ansia generalizzata, disturbo di panico o ansia sociale sono stati suddivisi in due gruppi randomizzati.

Il primo gruppo ha seguito un programma intensivo di meditazione consapevole di otto settimane e il secondo gruppo è stato posto in terapia con escitalopram (dosaggio 10-20 mg al giorno), farmaco utilizzato per il trattamento dell’ansia e della depressione. E’ stato dimostrato che entrambi gli interventi hanno funzionato ugualmente bene nel ridurre i sintomi di ansia. 

Il programma ha utilizzato un approccio chiamato Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) che consiste in lezioni settimanali di mindfulness di due ore e mezza ciascuna, più 45 minuti di compiti di meditazione quotidiana, per otto settimane, oltre a un giorno di ritiro verso la quinta o sesta settimana.

Tutti i 276 pazienti sono stati valutati al termine delle otto settimane, utilizzando la stessa scala di valutazione. Entrambi i gruppi hanno mostrato una riduzione di circa il 20% della gravità dei sintomi.

L’aver ottenuto lo stesso risultato è sorprendente perché ora si apre un nuovo potenziale tipo di trattamento“, afferma l’autrice dello studio Elizabeth Hoge, direttrice del programma di ricerca sui disturbi d’ansia presso il Georgetown University Medical Center.

La dr.ssa Hoge non suggerisce che la meditazione sostituisca l’escitalopram: lei stessa prescrive regolarmente il farmaco ai suoi pazienti ansiosi ma afferma che il suo intento è quello di aggiungere nuove opzioni di trattamento e, inoltre fornire dati che potrebbero indurre le compagnie di assicurazione a coprire le spese di interventi basati sulla consapevolezza.

Come la consapevolezza può aiutare

La riduzione dello stress basata sulla consapevolezza, o MBSR, la tecnica insegnata nello studio, è stata sviluppata più di 40 anni fa da Jon Kabat-Zinn e si basa sui principi della meditazione vipassana buddista.

Insegna agli studenti a concentrarsi sul respiro e a dirigere l’attenzione su una parte del corpo per volta per vedere come ci si sente, e li incoraggia a cercare di concentrarsi su ciò che sta accadendo ora, piuttosto che sul passato o sul futuro.

Suggerisce un modo per osservare i pensieri negativi con meno giudizio, spiega Hoge.

“Chi è ansioso tende a preoccuparsi delle cose brutte che possono accadere, come fallire un esame”, dice. “Quando emerge questo pensiero, la persona può imparare a sperimentarlo soltanto come un pensiero, non come la verità o qualcosa cosa su cui bisogna agire”, dice, “e tutto ciò può calmare l’ansia”.

MBSR è ampiamente utilizzato per ridurre lo stress tra gli operatori sanitari e in contesti clinici ed è stato studiato come intervento per il dolore, la depressione e molte altre condizioni.

Il nuovo studio fornisce un’altra prova della potenzialità di tale approccio, anche come complemento ai farmaci.

Molti medici hanno elogiato lo studio.

“Suggerisce che entrambi i trattamenti sono utili, e quasi allo stesso modo”, afferma Michael Mrazek, professore associato di ricerca presso l’Università del Texas, Austin e co-fondatore del Center for Mindfulness & Human Potential presso l’Università della California, Santa Barbara.

È importante sottolineare che lo studio mostra che MBSR può ottenere risultati simili senza gli effetti collaterali degli psicofarmaci“, ha affermato il dr. Mrazek a NPR.

Gli effetti collaterali di escitalopram includono nausea, stipsi o diarrea, perdita del desiderio o impotenza e, in casi estremi, pensieri suicidi.

Anche se una parte del gruppo di pazienti trattati farmacologicamente hanno manifestato effetti collaterali, nessuno di loro ha abbandonato lo studio.

Joy Harden Bradford, una psicologa di Atlanta che ospita il podcast Therapy for Black Girls, afferma di essere “sorpresa ma non scioccata” dal fatto che la  meditazione funzioni quanto uno psicofarmaco, ed è entusiasta che una nuova via di trattamento possa diventare sempre più disponibile.

Chi soffre di attacchi di panico ha una riduzione molto più rapida dei sintomi con l’escitalopram, e potrebbe preferire questa via anzichè aspettare settimane prima che le pratiche di meditazione abbiano effetto .

E’ da notare inoltre che l’adesione a lungo termine ai trattamenti è stata maggiore per i partecipanti che assumevano il farmaco che per i meditatori. A 24 settimane, solo il 28% del gruppo MBSR stava ancora facendo meditazione quotidiana, rispetto al 52% che assumeva i farmaci.

Ciò potrebbe indicare le sfide dell’apprendimento delle tecniche di consapevolezza. Molte persone potrebbero non avere il tempo o il denaro necessari per partecipare a un programma guidato di otto settimane. Potrebbero cercare app di meditazione o provare un corso gratuito presso l’YMCA, ma non è esattamente paragonabile.

La meditazione è un’abilità che richiede tempo, dedizione e pratica. “Se vuoi prenderlo sul serio, devi trovare un insegnante”, dice la dr.ssa Hoge.

Mrazek, che studia come insegnare la consapevolezza, dice che potrebbe essere una buona idea vedere come entrambi MBSR ed escitalopram lavorano insieme. “Né MBSR né escitalopram hanno eliminato l’ansia dei partecipanti ed è possibile che dalla combinazione di entrambi i trattamenti possano derivare miglioramenti maggiori”, afferma.

Lo studio presenta alcune carenze: la maggior parte dei partecipanti erano donne single, bianche e ben istruite con un lavoro a tempo pieno. “Non tutti possono uscire alle 17 per arrivare alla lezione di meditazione delle18”, osserva Harden Bradford.

Tuttavia, le donne hanno tassi più elevati di disturbi d’ansia rispetto agli uomini. E “ci sono molte prove esistenti che l’MBSR può dare benefici ad un’ampia varietà di persone, quindi non ci sono molte ragioni per dubitare della generalizzabilità”, afferma Mrazek.

Un modo per rendere la meditazione più ampiamente accessibile alle persone, c’è: Mrazek afferma che il futuro di MBSR dovrà essere online. “Si spera che questo studio contribuirà a rendere MBSR più ampiamente disponibile, ma è estremamente difficile aumentare i programmi di persona per raggiungere milioni di persone. Ecco perché penso che i programmi digitali siano il futuro della formazione alla consapevolezza”, afferma.

Hoge sta pianificando ricerche future per determinare se l’uso della meditazione guidata online possa essere efficace sul trattamento dell’ansia, sebbene sottolinei il valore dell’apprendimento della meditazione in una classe.

“Non credo davvero che le app forniranno lo stesso vantaggio di una formazione di persona. … Il vantaggio di avere un insegnante di meditazione è che puoi fare domande”, afferma Hoge.

Tuttavia, le app di consapevolezza, afferma Harden Bradford, possono insegnare alle persone “abilità concrete”, afferma, che possono aiutare a raggiungere più persone. “Dare qualcosa alle persone è meglio che non avere niente”, dice Harden Bradford.

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