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The Good Doctor, lo conosci?

Lui: E’ stato un vero disastro!

Lei: Ti ho ascoltato per un’ora, mi spieghi dov’è il disastro?

Lui: E’ stato estenuante, sentivo che era tutto sempre fuori controllo, che poteva accadere di tutto in qualunque momento e così è stato. Dovevo ricordarmi troppe cose da fare, dovevo ricordarmi troppe cose da non fare e nessuna aveva senso. E’ stato difficile, sgradevole e spiacevole. Ho passato tutta la serata a fare cose innaturali per renderla felice e non avevo idea se lei lo fosse. Però sapevo che io non lo ero affatto. E’ stato un vero disastro.

Testo tratto da “The Good Doctor”, serie TV su Netflix.
In questi mesi mi sono appassionata ad una serie su Netflix “The Good Doctor” che racconta le vicende di un giovane medico che si sta specializzando in chirurgia in un Ospedale americano.

Il protagonista è autistico e vede il mondo attorno a sé da un punto di vista molto diverso da quello a cui siamo abituati. In una delle puntate lui esce per la prima volta con una ragazza e poi racconta ai colleghi del suo primo appuntamento. 

Apparentemente sembra che sia andato tutto bene ma lui afferma con disperazione il contrario. 

In effetti, quando c’è un lieto fine pensiamo che vada tutto bene.
Ma, seppure alla fine di quell’appuntamento ci sia stato un bacio, lo stato d’animo del protagonista rivela una grande sofferenza.

E allora ti chiedo:

Quante volte ti accade di soffocare i tuoi sentimenti per gli altri, per rendere felice qualcuno accanto a te? 
Quante volte non parli per mantenere una quiete apparente e non creare malumore o dover affrontare una discussione?
Quanto sei consapevole di ciò che desideri e vuoi veramente?

Io ho compreso che la profonda tristezza, che a volte ho sentito, nasceva proprio da questo, dalla mia incapacità di dare voce alle parole, dare spazio ai miei sentimenti, dare dignità ai miei pensieri.


Lo riscontro anche al termine di ogni corso di Mindfulness MBSR.
In questi giorni, infatti, si è concluso il percorso di Mindfulness in 8 settimane. Una delle partecipanti ha detto: “In queste settimane mi hai aiutato a mettere il seme della speranza dentro di me. Prima pensavo che ogni mio tentativo sarebbe stato un insuccesso, mi davo per sconfitta, ora invece so che ho la speranza di risolvere il mio problema”.

Anche per me sono stati la speranza e il coraggio ad aiutarmi ad emergere dalla chiusura e dal nascondimento. Mi hanno permesso di dare voce ai miei desideri e ai miei sogni. Tutto è avvenuto lentamente, ho costruito passo dopo passo coraggio e fiducia in me stessa, sapevo che quella era la direzione.

In questo percorso ti posso accompagnare.
Contattami.

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