Ho camminato a lungo, per una settimana.
Zaino, una maglietta, pantaloncini e tanta curiosità.

Ho percorso la via di San Francesco, dal santuario di La Verna sino ad Assisi. Ho attraversato gli Appennini, i suoi boschi, le radure, i prati e quei piccoli sconosciuti paesini. Ho fatto tante scoperte, sì.
Sono stata a Pieve Santo Stefano dove ho visitato il Piccolo Museo del Diario.
Se non l’avessi incontrato sul mio cammino, non l’avrei mai conosciuto. Mi ha incantato l’idea di un luogo che raccoglie i diari di molte generazioni. Sono a disposizione almeno 20.000 diari e ogni anno ne arrivano di nuovi. Tu ne conoscevi l’esistenza? Ti consiglio di andarlo a visitare.
Ma non ho conosciuto solo luoghi, ho conosciuto anche persone come Padre Claudio, che vive all’Eremo di Cerbaiolo, un luogo di grande spiritualità. Avrei voluto fermarmi nel suo mondo qualche giorno in più.
A Passo di Viamaggio ci ha accolto Loredana con le sue buonissime tagliatelle.
A San Sepolcro ho conosciuto l’oste Guido,che ci ha subito detto di non perdere il meraviglioso dipinto “Resurrezione” di Piero della Francesca, fatto.

A Gubbio abbiamo soggiornato in un B&B immerso nella natura e nel silenzio gestito da una famiglia dove il marito era del luogo e la moglie giapponese. Nel giardino pascolavano degli alpaca. Non puoi immaginare la sorpresa quando ce li siamo ritrovati di fronte. Camminano con molto eleganza e trasmettono molto quiete.
Forse non ti ho detto, ho portato con me pochissime risorse, le indispensabili, ma una sicura Giovanna. Ci siamo sostenute nei momenti più difficili.
Per ore il cammino procedeva senza incontrare nessuno. La lunghezza del percorso ci obbligava a dosare bene le forze, a stare in contatto con i nostri limiti e ad aver cura del corpo. Serviva molta presenza e attenzione. I percorsi si snodavano nei boschi, a volte in zone molte aride ed impervie, a volte su strade bianche o asfaltate. Siamo state a contatto con una profonda fatica, specialmente nelle ore più calde della giornata (circa 38 gradi) e ciò che ci ha sostenuto è stata la presenza e l’ascolto del corpo.

Questo camminare incessante mi ha permesso di bruciare pesantezze emotive che avevo accumulato quest’anno e piano piano, mi sono alleggerita. Perfino i sogni raccontavano questo processo interno che stava accadendo.
Il cammino è stato molto lungo e faticoso ma ad ogni tappa abbiamo incontrato persone accoglienti e generose che ci hanno permesso di entrare nella bellezza dei luoghi, raccontandoci un pò della loro vita.
Non dimenticherò mai l’emozione di vedere Assisi da lontano. E’ ancora presente in me quella fortissima sensazione. La meta che si avvicina. Bellissima, con l’immensa basilica che si vede da lontano e le mura attorno al paese.
Sono tornata a casa alleggerita, con il cuore contento e una nuova forza.
Ti consiglio di provare a fare qualche giorno di cammino. E’ un’esperienza rigenerante.
Penso di avervi descritto solo una piccola parte di quello che è accaduto ma credo che nelle prossime Mindful letter riuscirò a raccontare altri piccoli momenti di questo percorso.
Ora ho molti progetti che vorrei realizzare a partire da settembre e questi mesi estivi saranno di preparazione alla partenza dei nuovi corsi.
Nel sito sono già disponibili le nuove date per i corsi di Mindfulness.
Buona estate.

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