Qui e ora.
Eh già, qui e ora.
Durante il percorso di Mindfulness insegno proprio questo, a stare nel presente, perché è l’unico tempo che veramente puoi vivere.
E’ proprio nell’allenare la capacità di vivere questo istante che la ricchezza della vita ti raggiunge. Se ci rifletti, spesso la sofferenza che provi, non deriva solo dagli sfortunati eventi della vita, ma anche dall’incapacità di lasciar andare l’attaccamento al passato, dall’abitudine di sfuggire alla vita e di proiettarti in un mondo futuro, visto come quello ideale.
Domenica scorsa, Papa Francesco, nella sua omelia dedicata alla Pentecoste ha parlato proprio di questo, del valore del presente usando queste parole: “Lo Spirito Santo è concreto, non è idealista: ci vuole concentrati sul “qui e ora”, perché il posto dove stiamo e il tempo che viviamo sono i luoghi della grazia. Il luogo della grazia è il luogo concreto di oggi: qui, adesso.”
Papa Francesco è stato molto preciso nell’indicare che, dare continuamente spazio ai rimpianti, alle nostalgie, a quello che la vita non ci ha dato, alimenta in noi sentimenti negativi, che ci fanno male e non ci permettono di cogliere la bellezza della vita e di aprirci agli altri.
Lo stesso accade quando siamo continuamente proiettati nel futuro, alimentando timori, paure, illusioni, false speranze.
La domanda che sorge spontanea è: ma come faccio?
Come posso interrompere questo flusso costante di pensieri che mi impedisce di stare nel presente?
Intraprendi un percorso di Mindfulness. Ti aiuterà a sviluppare presenza e consapevolezza. Ti aiuterà a disporne e a farne buon uso. Imparerai ad approcciarti alla meditazione silenziosa, patrimonio a disposizione di tutti e, soprattutto, pratica molto semplice.
La meditazione silenziosa è la via del cuore.

E’ la pratica che sviluppa l’ascolto interiore per imparare a discernere, per comprendere la mente, per ascoltare i sentimenti e le emozioni che ci attraversano, per sviluppare presenza e lucidità mentale, per poter agire nel mondo con presenza e connessione con ciò che senti profondamente. Più sarai in grado di sviluppare questa connessione interiore e più la tua vita sarà felice.
Pochi sanno che nel IV secolo dopo Cristo era diffusa tra i Padri del Deserto la pratica della preghiera “pura”, cioè la pratica della preghiera silenziosa dove coltivare l’unità del corpo e della mente. Questa pratica è stata persa nei secoli e poi riscoperta da John Main, padre Benedettino, che riscoprì nei suoi viaggi in Oriente. Durante l’ultimo Convegno Nazionale della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana che si è svolto nei primi giorni di aprile, è stato organizzato un ritiro di meditazione cristiana e Vipassana. Come vedi, l’arte di ascoltare il cuore attraverso il silenzio ci coinvolge tutti, senza distinzione.
Non è un sogno o un’illusione. E’ una strada reale che molti stanno percorrendo.
Lunedì 27 giugno ti aspetto per condividere l’esperienza della meditazione camminata. Si svolgerà in un luogo meraviglioso nella natura. Scopri come partecipare.
Ti aspetto.

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