Ti sei mai chiesta qual è il punto di partenza di un percorso di autoguarigione?
Io in questi anni ho compreso una cosa importante: una parte della sofferenza che vivo è causata dagli eventi esterni, mentre una parte la genero io. Per cui l’unico punto di partenza sono io, è la direzione del mio sguardo verso ciò che faccio. Nel momento in cui io stessa cambio, allora cambierà anche il mondo attorno a me.
Ciò che so oggi è che, nel momento in cui vogliamo intraprendere un percorso di conoscenza, spesso siamo mossi dal dolore costante che sentiamo e, nella maggior parte dei casi, esso si esprime con la sensazione di insoddisfazione, con la perdita di senso nelle cose che facciamo, con relazioni conflittuali e con il sentirsi a disagio nella vita e così via.
Uno degli obiettivi dei percorsi di Mindfulness, di meditazione o di Counselling è proprio quello di accompagnarti ad individuare le cause della tua sofferenza. Le cause della mia sofferenza attuale, ad esempio, sono il frutto delle azioni del passato. Ma se ora riesco a mettere a fuoco ciò che mi fa soffrire e che voglio cambiare, potrò allora comprendere quali sono le azioni da compiere da oggi in poi e che mi permetteranno di modificare il mio futuro. La buona notizia è che possiamo eliminare una parte della sofferenza che ognuno di noi produce verso se stesso e gli altri.

Le parole chiave sono: comprendere e ascoltare il cuore. In questi anni, sono riuscita ad apportare dei cambiamenti profondi dentro di me quando ho sincronizzato questi due aspetti, la comprensione del problema e il bisogno profondo di cambiamento che proveniva da una spinta dell’anima. La sola volontà non può farcela se non è sostenuta da una forte intenzione che parte dal cuore. E’ lì la sede del cambiamento.
Dedicarsi dei giorni di silenzio, riflessione e pratica insieme ad altre persone che hanno la nostra stessa intenzione amplifica l’intento e la direzione.
Ho sempre pensato che i giorni dedicati alla pratica fossero il miglior investimento della mia vita. Così è stato. Ho dovuto fare delle rinunce ovviamente, dovevo continuamente scegliere da che parte andare, a volte ho fatto degli errori, ma ho imparato a non incolpare nessuno. Questa è un’altra delle cose importanti che ho imparato negli anni. La responsabilità.
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